Mi descriverei come un mix tra Amelie Poulain e Francesca Cacace. Tra le cose belle della vita metto l’odore del caffè al mattino appena sveglia e il sapore del burro fuso sul toast caldo. Ma anche il buon cibo, la musica e ovviamente Anacleto ed Eily , i miei due cagnoloni  Mi piacciono quelle giornate che iniziano nel peggiore dei modi (uscire di casa con i bigodini in testa? Fatto!), evolvono in catastrofi e si concludono con un drink insieme alle amiche e quel pizzico di disagio senza cui la giornata non sarebbe stata così speciale.

Perché ho deciso di creare questo progetto?

– perché amo raccontare con le parole la bellezza delle piccole cose;

– perché ho incontrato Fabio che con la sua creatività mi ha motivata nel credere in questa idea.

E poi perché… i migliori ricordi della mia vita sono legati al cibo, quello che mia mamma prepara la vigilia di Natale, quello che io a stento so preparare, quello che mi cucina Fabio e che mi fa tanto emozionare.

Ero un bambino quando nonna Nina mi faceva sedere al tavolo con lei per preparare tutto il suo repertorio di ricette. Piatti prelibati, ma segreti a tutti tranne che a noi due. Essere a conoscenza di questi piccoli misteri che si concretizzavano in un pizzico di ingredienti qui e un altro pizzico là, mi faceva sentire importante ed è ciò che ha reso speciale il rapporto con una delle donne, per me più importanti.

Ecco perché dopo una laurea in Lingua e Letteratura moderna a Torino, ho iniziato a formarmi seguendo corsi di cucina, studiando e soprattutto sperimentando. La cucina è così diventata parte della mia vita.

Cucinare per me significa creare qualcosa dall’armonia perfetta, in equilibrio tra bellezza, sapore e profumo.

Cucinare, per me, significa vivere.

La Cucina è cultura nel suo significato più puro.

Vieni ad assaporarne un po’ della mia!

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