Da che ho memoria ho sempre pensato di non valere un gran che, di non essere abbastanza simpatica e nemmeno poi così bella.
Qualche chilo di troppo e mille altri difetti che forse ho sempre notato solo io davanti a uno dei miei più acerrimi nemici: lo specchio.
Avrei voluto essere diversa, migliore, come se quello che ero non andasse bene, per chi poi?
Crescendo la mia insicurezza si è nascosta dietro una finta spavalderia che fungeva da maschera ( io sono molto Pirandelliana ). Semplicemente mi limitavo a nasconderla focalizzando l’attenzione degli altri sugli aspetti di me che pensavo potessero essere accettati.
Liceo e università dunque sono stati degli anni davvero merdosi, sempre alla ricerca di una perfezione che sapevo bene non esistesse.
In questo immenso calderone buttiamoci una storia finita malissimo, gente a caso che lasciava commenti che nessuno aveva chiesto loro ed eccovi servita un Irene che nel proprio corpo non si riconosceva più.
Durante la preparazione di uno dei miei ultimi esami all’università ebbi come una sorta di folgorazione, era notte fonda saranno state le 4 ( ero una di quelle che studiava di notte).
Studiavo e mi rendevo conto di quanto fossi determinata in quello che stavo facendo. Quell’esame lo volevo passare a tutti i costi.
Inizio così a pensare che la determinazione per una donna al giorno d’oggi non può che essere un gran pregio e ritornai a capofitto a studiare.
Due giorni dopo presi 30 e lode, e quella sensazione di appagatezza decisi di volerla portare sempre con me.
Di punto in bianco ho deciso di diventare importante per me stessa, di concedermi del tempo per capirmi e del tempo per migliorarmi.
Mi sono iscritta a danza ( io che sono la persona più scoordinata e priva del senso del ritmo nell’universo mondo), ho conosciuto delle donne splendide e lì ho capito quanto ognuna di noi vorrebbe essere diversa da quello che è ma in questi momenti la condivisione pura e sincera tra donne e l’energia che ne deriva ci aiuta a dare quello slancio che stavamo cercando.
Ed eccomi qui oggi.
Mi ritengo una donna forte, caparbia e intelligente, ho cambiato stile di vita, ho iniziato a passare più tempo in palestra e quei chili di troppo piano piano se ne stanno andando via.
Ciò che ho notato, ciò che ho ritrovato dopo anni è stato il mio sorriso, c’è sempre stato e solo ora mi rendo conto di quanto sia bello, da sempre.
A volte, imparare ad amare noi stesse è il percorso più difficile da intraprendere.
Ipercritiche ed eterne scontente, ci portiamo dietro quella negatività che svegliandoci al mattino ci attende riflessa allo specchio!
Basta un sorriso!
Si! Proprio davanti a quella figura che non riusciamo più a riconoscere ed ecco che un qualche strano meccanismo si innesca e si concretizza nel coraggio.
Perché si, ci vuole coraggio per amarsi!
Kiss, Irene
